La nuova normativa sull'omologazione dei caschi per le due ruote è attesa per l'estate 2020. Dopo 20 anni, l'omologazione ECE 22.05 andrà in pensione per far posto alla ECE 22.06 che produce importanti novità per la sicurezza stradale.Vediamo di cosa si tratta.
COSA CAMBIA
Non si tratta di cambiamenti radicali: i caschi che indosseremo non saranno più pesanti di adesso.Ma la capacità di assorbire i colpi di minore intensità, che troppo spesso provocano conseguenze gravi, sarà completamente rivista.Già oggi i caschi sono ottimizzati per poter sopportare adeguatamente i picchi di energia dovuti agli impatti maggiori.Con le nuove regole la procedura di prova sarà resa più stringente, grazie alla definizione di un maggior numero di possibili punti di impatto.
NUOVE PROVE DI IMPATTO
La nuova omologazione ne ha definiti altri 5, oltre agli altri 5 già esistenti (anteriore, superiore, posteriore, laterale, mentoniera).Queste sono le linee di mezzo, che permettono di misurare il danno riportato dal pilota quando il casco urta lateralmente una sporgenza, a cui va aggiunto un ulteriore punto campione, diverso per ogni casco.
Questo è ciò che richiede il test di accelerazione rotazionale, test che viene ripetuto mettendo il casco in 5 posizioni diverse, così da verificare i risultati di ogni possibile impatto.L'obiettivo è ridurre i rischi derivanti da collisioni (anche a bassa velocità) contro ostacoli fissi, tipici del contesto urbano.
Verrà introdotto anche il test per verificare la stabilità del casco sulla testa, calcolando la possibilità che in caso di urto esso ruoti in avanti scivolando dalla testa del motociclista.
LE REGOLE PER I DISPOSITIVI DI COMUNICAZIONE
La nuova normativa sviluppa anche le regole per i dispositivi di intercomunicazione.Non dovrebbero essere consentite sporgenze esterne, almeno prima di aver verificato che i caschi siano predisposti per montare sistemi esterni.
POLO
Data: 20/7/2020
Orario di pubblicazione: 28 aprile 2022